Torneo Internazionale di Debate Bluebonnet
La Squadra di Debate del Mosè Bianchi a Houston per Difendere il Titolo al Torneo Internazionale Bluebonnet
La squadra di debate del Liceo Mosè Bianchi di Monza si trova in questi giorni a Spring, nei pressi di Houston, Texas, per partecipare alla nuova edizione del prestigioso torneo internazionale “Bluebonnet World Schools Debate Tournament”. Si tratta di una delle competizioni più importanti a livello globale per gli studenti delle scuole superiori, un evento che riunisce giovani da molte nazioni per confrontarsi su temi di attualità, politica, etica e società attraverso il format del World Schools Debate.
Ma quest’anno l’entusiasmo della delegazione italiana ha un sapore ancora più speciale: il Mosè Bianchi è infatti l’attuale detentore del trofeo, avendo conquistato il primo posto nell’edizione 2024 del torneo. Sara Monguzzi, Sara Mirkovic, Andrea Zoia, Giada Gambino e Ivana Arcaini scaldano ancora i nostri cuori, ricordandoci di un risultato storico, frutto di impegno, preparazione e visione, che ha portato per la prima volta una scuola italiana a vincere questa competizione internazionale. Ora gli studenti monzesi tornano in Texas con l’obiettivo di difendere il titolo, consapevoli dell’altissimo livello degli avversari ma determinati a dare il meglio di sé.
Dietro a questo straordinario percorso c’è il lavoro costante e appassionato di un team di coach: Una Harnett, Marco Costigliolo e Francesco Danzè. Marco e Francesco sono presenti anche quest’anno a Spring per accompagnare i ragazzi durante il torneo, supportandoli non solo dal punto di vista tecnico, ma anche emotivo e strategico. La loro guida è un punto di riferimento fondamentale, soprattutto in una competizione così intensa e carica di aspettative.
Una menzione speciale va fatta per Una Harnett, che purtroppo non ha potuto essere fisicamente presente in Texas quest’anno, ma che rimane una figura chiave nel progetto debate del Mosè Bianchi. Con la sua esperienza internazionale, la sua passione per l’insegnamento e la sua capacità di ispirare fiducia negli studenti, Una ha contribuito in modo decisivo a costruire la cultura del debate all'interno dell’istituto. Il suo lavoro, anche a distanza, continua ad avere un impatto forte e tangibile sulla squadra.
Ma cosa rende il debate un’attività così preziosa dal punto di vista formativo? Innanzitutto, il debate insegna a pensare criticamente, ad analizzare problemi complessi da molteplici punti di vista, a documentarsi con rigore e a costruire argomentazioni efficaci. In un’epoca in cui le fake news e la polarizzazione del dibattito pubblico sono all’ordine del giorno, queste competenze diventano strumenti essenziali per orientarsi nel mondo.
Partecipare a un torneo internazionale significa poi esporsi a una vera sfida comunicativa* poiché tutti i dibattiti si svolgono in lingua inglese, davanti a giudici e squadre provenienti da Paesi e contesti culturali differenti. È un’esperienza che richiede preparazione, lucidità e capacità di adattamento. Gli studenti del Mosè Bianchi, ormai abituati a queste dinamiche, affrontano le gare con una professionalità e una maturità che impressionano non solo per la giovane età, ma per la padronanza con cui sanno gestire argomenti complessi e dibattiti serrati.
Accanto alla dimensione competitiva, il Bluebonnet rappresenta anche un’esperienza di incontro e scambio culturale. I ragazzi non stanno solo gareggiando: stanno stringendo amicizie, condividendo idee, conoscendo nuovi modi di pensare e di vivere. Dormire in famiglie ospitanti, vivere la quotidianità americana, confrontarsi con coetanei da ogni parte del mondo: tutto questo contribuisce a una crescita che va ben oltre la retorica.
Il debate, infatti, non è solo un’attività extracurricolare. È una vera e propria scuola di vita. Chi dibatte impara ad ascoltare, a rispettare il punto di vista dell’altro, a cercare soluzioni e non solo a vincere argomenti. Il lavoro di squadra, la gestione dello stress, il senso di responsabilità verso i propri compagni sono elementi centrali di questa esperienza.
La presenza del Mosè Bianchi al Bluebonnet – e in particolare la possibilità di difendere il titolo conquistato lo scorso anno – rappresenta un orgoglio per l’intera comunità scolastica, ma anche un modello per l’intero panorama educativo italiano. Dimostra che con dedizione, visione e passione è possibile offrire agli studenti esperienze straordinarie, che lasciano un segno duraturo.
E mentre i dibattiti si susseguono uno dopo l’altro sotto il cielo del Texas, a migliaia di chilometri da casa, i ragazzi del Mosè Bianchi stanno scrivendo un’altra pagina memorabile della loro storia. Con parole, idee e rispetto – gli strumenti più potenti che una scuola possa insegnare.