Il Mosè Bianchi è Campione Italiano di Debate 2025
L’Istituto Mosè Bianchi è Campione Italiano di Debate 2025: un trionfo di parole, pensiero critico e passione
Misano Adriatico – Dal 23 al 25 maggio, la cittadina romagnola ha ospitato la finale del Campionato Italiano Giovanile di Debate (CIGD) 2025, giunto alla sua quinta edizione. Una tre giorni di oratoria, confronto e argomentazione in cui centinaia di studenti provenienti da tutta Italia si sono sfidati con rigore logico e spirito sportivo. A salire sul gradino più alto del podio nella categoria High School - English è stata la squadra dell’Istituto Mosè Bianchi di Monza, che ha conquistato il titolo nazionale con una prestazione eccezionale, frutto di preparazione, coesione e talento.
La squadra – composta dai debaters Giada Gambino, Soufiya Golshan e Mario Mancino, sotto la guida esperta della coach Una Harnett – ha brillato in ogni round, dimostrando come il debate non sia solo una competizione, ma una vera e propria palestra di cittadinanza attiva, spirito critico e comunicazione efficace. Il loro trionfo è anche il risultato del costante sostegno che l’Istituto Mosè Bianchi offre a questa disciplina, credendo fermamente nel valore formativo del debate.
Il CIGD e la missione della Società Nazionale Debate Italia
Il Campionato Italiano Giovanile di Debate, promosso dalla Società Nazionale Debate Italia (SNDI), è oggi uno degli appuntamenti più attesi del panorama educativo nazionale. Nato con l’obiettivo di diffondere la pratica del debate nelle scuole e nelle università italiane, il CIGD si propone di formare cittadini consapevoli, in grado di esprimere e difendere le proprie idee con rispetto, logica e documentazione.
La SNDI, fondata per promuovere la cultura del confronto argomentato, rappresenta un punto di riferimento imprescindibile per studenti, docenti e istituzioni scolastiche. Grazie alla sua rete capillare e alla qualità delle sue iniziative, il debate in Italia è passato da attività extracurricolare marginale a strumento educativo riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, presente in moltissime scuole secondarie di primo e secondo grado.
La quinta edizione del campionato ha visto la partecipazione di centinaia di squadre divise in quattro categorie – High School Italiano, High School English, Middle School e University a conferma dell’estensione e della vitalità del movimento. Misano Adriatico è diventata per tre giorni la capitale del pensiero critico, dove studenti di ogni parte d’Italia hanno potuto confrontarsi su mozioni di attualità, filosofia, scienza e politica, in un contesto inclusivo e stimolante.
Le competenze del debate: molto più di una gara
Praticare il debate significa apprendere un insieme di competenze trasversali che arricchiscono il percorso scolastico e preparano gli studenti alle sfide del mondo contemporaneo. Non si tratta solo di parlare in pubblico: il debate insegna a pensare in modo strutturato, a ricercare fonti attendibili, a costruire argomentazioni solide e a riconoscere fallacie logiche.
Durante un dibattito, gli studenti imparano a mettersi nei panni dell’altro, a rispettare opinioni diverse, a gestire il tempo e le emozioni, a collaborare in squadra. Tutte competenze chiave, riconosciute anche dal Consiglio dell’Unione Europea tra le competenze per l’apprendimento permanente.
Il debate, inoltre, stimola l’autonomia di pensiero e la consapevolezza civica: saper argomentare una tesi, anche se non è la propria opinione personale, significa sviluppare tolleranza, empatia e una profonda comprensione della complessità del mondo. In tempi di polarizzazione e comunicazione superficiale, insegnare ai giovani a discutere con rigore e rispetto è un investimento culturale di inestimabile valore.
Una squadra, una coach, un sogno: la vittoria del Mosè Bianchi
Il successo del Mosè Bianchi nella finale del CIGD 2025 non è frutto del caso. La squadra ha dimostrato in ogni round una padronanza della materia fuori dal comune, unita a una capacità di argomentazione e controargomentazione che ha messo in difficoltà anche gli avversari più preparati.
Giada Gambino, brillante nella costruzione delle tesi e nella capacità di sintesi, ha saputo colpire per chiarezza e incisività. Soufiya Golshan, impeccabile nella ricerca delle fonti e nella solidità delle confutazioni, ha portato nei dibattiti una precisione logica da vera fuoriclasse. Mario Mancino, trascinante e incisivo, ha impressionato per la sicurezza con cui ha saputo ribaltare i round più difficili, adattandosi alle dinamiche con una maturità da veterano. Arianna Rizzato, studentessa volitiva e brillante che, pur non avendo potuto prendere parte alla fase finale di Misano, si è distinta per chiarezza ed efficacia argomentativa, classificandosi sesta nella classifica generale in lingua inglese. Il suo contributo è stato determinante!
Hanno fatto parte della squadra, assicurando il loro contributo di lavoro e ricerca, anche Noelle Bonafede e Simone Torri.
A guidarli, l’infaticabile coach Una Harnett, docente e formatrice con una lunga esperienza nel mondo del debate. La sua capacità di motivare, correggere e valorizzare ogni membro della squadra è stata determinante. Non solo ha fornito gli strumenti tecnici per affrontare ogni round, ma ha costruito con i suoi studenti un rapporto di fiducia e responsabilità reciproca, fondato su ascolto, studio e passione condivisa.
“Non ho mai avuto dubbi sul loro potenziale”, ha dichiarato Harnett al termine della finale. “Ma vederli affrontare ogni sfida con tanta lucidità e determinazione è stato emozionante. Questo titolo è il coronamento di un percorso fatto di impegno, serietà e voglia di migliorarsi sempre.”
### Grazie, Mosè Bianchi: un istituto che crede nel futuro
Il successo ottenuto al CIGD 2025 è anche merito dell’ambiente scolastico che ha saputo coltivare questo talento. L’Istituto Mosè Bianchi si distingue da anni per la sua attenzione all’innovazione didattica e all’educazione integrale della persona. La scelta di investire nel debate, riconoscendone il valore formativo e dedicandogli risorse, tempo e visibilità, dimostra una visione educativa aperta, coraggiosa e lungimirante.
Non è scontato che una scuola sostenga un’attività così impegnativa, che richiede studio extracurricolare, viaggi, allenamenti settimanali e partecipazione a competizioni. Eppure il Mosè Bianchi lo fa con convinzione, perché ha compreso che il debate non è solo una “gara di parole”, ma uno strumento per formare cittadini migliori.
Un ringraziamento particolare va alla dirigenza scolastica, al corpo docente e a tutto il personale che ha sostenuto la squadra in ogni fase del campionato. La vittoria di Giada, Soufiya e Mario è anche la vittoria di un intero istituto, che ha saputo creare le condizioni ideali per far germogliare il talento.
### Una vittoria, un esempio
Il trionfo del Mosè Bianchi al Campionato Italiano Giovanile di Debate 2025 è un esempio per tutte le scuole italiane. Dimostra che, quando si crede nei giovani e li si accompagna con passione e competenza, i risultati arrivano. Dimostra che il pensiero critico, la parola ben usata, la capacità di ascoltare e di rispondere con rispetto non sono abilità di nicchia, ma strumenti fondamentali per affrontare il mondo con intelligenza e consapevolezza.
In un’epoca in cui le notizie si consumano in pochi secondi e i dibattiti pubblici spesso degenerano in scontri sterili, il debate ci ricorda che discutere non è litigare, ma costruire insieme. E che i ragazzi – se ascoltati, sfidati e guidati – sono in grado di fare cose straordinarie.
Complimenti alla squadra, alla coach Una Harnett, e all’Istituto Mosè Bianchi: campioni d’Italia, ma soprattutto campioni di pensiero.